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Iniziamo da un classico dell’estate: le zucchine fritte


Zucchine, Farina quanto basta, Sale fino, Olio di semi o Friol


La ricetta

Le zucchine sono un ortaggio di stagione, mio padre dice talmente fresco che se ne mangi troppe dopo un po’ ci vuole il cappotto. Per alcuni non sanno di niente (mio padre appunto), per altri, proprio perché non sanno di niente, prendono ancora più sapore se cucinate bene. Io sono della seconda scuola.

La quantità di zucchine dipende da quanti siete se, come me, siete sempre sole, una zucchina piccola o mezza zucchina grande basta, anche se io, quando ho fame, me ne pappo anche una intera. Dopo averle mondate – amo il termine mondare, ha un gusto molto retrò – la tagliate come vi pare, o a cerchietti o a listelle, le salate e le girate, poi le lasciate riposare per quindici minuti.

Una volta che vedete che le zucchine sudano un po’, ovvero buttano acqua, prendete una padella e scaldate l’olio, poi prendete la farina e le infarinate.

Quando sono belle infarinate e bianche le buttate nell’olio, che si sarà scaldato, e le fate cuocere finché non si dorano e diventano croccanti. Mi raccomando giratele e non abbandonatele, perché si bruciano in un attimo.

Poi le poggiate sulla carta assorbente e le fate asciugare un pò, le salate di nuovo a seconda del gusto, e le mangiate quando non saranno troppo bollenti, altrimenti, come capita sempre a me, c’è il rischio ustione della lingua e successiva caduta.

Oltre a mangiarle da sola come antidepressivo, le uso come contorno per la carne o un piatto di formaggi, oppure come antipasto con degli affettati.

Un consiglio se vi avanzano, ma dovete avere dei problemi se vi avanzano perché sono come le patatine una tira l’altra, il giorno dopo potete condirle con menta, olio e aceto, ed avrete le famose “zucchine alla scapece”, o ci condite una pasta in bianco aggiungendo burro e parmigiano.

Buon appetito!

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