Finalmente ho trovato il coraggio di fare una cosa che desideravo fare da tempo: rileggere Agatha Christie dall’inizio, a partire dal 1920 e seguendo l’anno di pubblicazione così da ricostruire un percorso nell’immaginario del giallo della mia adolescenza iniziato con “Fermate il boia”, acquisto compulsivo di quindicenne ancora indecisa sui propri gusti letterari.
Dopo quel piccolo romanzo in edizione tascabile non mi sono appunto più fermata, collezionando la serie del Giallo Mondadori con le copertine di Carlo Jacono come fossero un atto dovuto alla mia crescita intellettuale, ma soprattutto invidiando quei modi perfetti di scrivere e di raccontare una storia.
Arrivata ai quaranta ricomincio daccapo e cerco di riscoprire Agatha raccontando qualcosa anche a voi, forse per ritrovare un pezzo di giovinezza, o per crescere definitivamente.
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