In realtà non è un addio, nel senso che è l’ultima avventura di Miss Marple, ma solo perché Agatha muore nell’anno della pubblicazione, che è postuma in quanto è stato scritto quasi quarant’anni prima. Il personaggio qui è bello arzillo e se la cava molto bene ad indagare, come già successo, su un omicidio accaduto tanti anni prima.
Ancora una volta è la casa il centro del mistero, dove una giovane coppia si ritrova ad indagare sul passato familiare di lei per portare alla luce inganni e sofferenze ormai dimenticati.
E’ un romanzo classico, equilibrato, con personaggi non particolarmente brillanti ma ben definiti, mentre la protagonista vera, la casa, emerge richiamandoci alla mente altre case che sono state il fulcro di romanzi forse più interessanti di Agatha.
Come ho già scritto, per me la storia di Agatha finisce con Sipario. Questo romanzo, scritto sempre negli anni Quaranta e quindi nel momento di maggior maturità della scrittrice, non aggiunge niente alla bellezza del suo lavoro, ma indubbiamente la conferma.
Comments