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Il mistero del treno azzurro (1928)


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Un altro romanzo che si muove tra l’Inghilterra e la costa Azzurra, con tanti personaggi interessanti, dominato dalla protagonista femminile che ha fortuna e carattere affiancata da un Poirot che dovrebbe essere in pensione ma trova sempre qualche mistero su cui indagare. Il nostro piccolo belga è orfano del suo fidato Hastings e forse anche per quello, si rivolge alla giovane di belle speranze Katherina Grey per trovare una spalla nell’investigazione.

L’intrigo si sviluppa su un treno, come succederà più avanti, nel famoso Orient Express, ma in questo caso la direzione è opposta, ovvero le carrozze allontanano i ricchi inglesi dalle fredde nebbie londinesi per sbarcarli sulla meravigliosa ed assolata costa francese.

Il romanzo è equilibrato, i personaggi si muovono bene nella realtà ma nello stesso tempo conservano la leggerezza delle prime storie, l’intrigo degli orari e delle coincidenze che si lega con il non luogo rappresentato da un vagone in movimento, dove appunto si consuma il delitto, lo rendono godibile e ritmato.

Il mio debole per la costa azzurra naturalmente influisce sul giudizio e quindi ammetto che mi sono divertita tantissimo a leggerlo e lo consiglio soprattutto se si cerca il classico giallo da ombrellone, con Il Mistero del Treno azzurro non si sbaglia.

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