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Dopo le esequie (1953)


Il romanzo inizia appunto dopo un funerale, quando la sorella un po’ svampita del defunto butta là, come una piccola bomba, la considerazione inaspettata che il rispettabilissimo fratello, malato terminale, sia stato assassinato. Allo stupore generale seguono i sospetti perché, ancora una volta, il ricco vecchietto ha una pletora di fratelli e nipoti poveri e disperati che grazie alla sua morte potranno finalmente godersi la vita, inoltre la sorella stessa viene brutalmente assassinata appena tornata a casa. A promuovere la caccia all’assassino l’avvocato di famiglia vecchio amico di Poirot, che lo chiama in causa per sbrogliare la questione.

Ho letto il romanzo quasi di un fiato grazie al susseguirsi di piccoli colpi di scena ben congeniati affiancati da dialoghi che confondono e regalano indizi nascosti, mentre Agatha infonde nel lettore l’idea che ci sia una mente diabolica e ardita che si nasconde dietro la rispettabilità dei personaggi, tutti ben costruiti, e non delude per niente, rendendo questo uno dei migliori romanzi che ha scritto.

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