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Bambini che urlano ne “Le gioie della casa” di Pietro Saltini


Dei bambini che urlano e si picchiano mentre la loro zuffa porta rumore e scompiglio in una casa dell’Ottocento che ha visto tempi migliori. Una moglie giovane dalle spalle scoperte che urla anche’essa indicando proprio quella prole disperante ad un marito disperato e sopraffatto dai conti. Intorno un grande camino, una porta murata, un letto di ferro sfatto, la luce che entra da una finestra sul lato sinistro e illumina principalmente gli incarnati rosati e vivi in una serie di echi caravaggeschi che si ritrovano anche nella posa del bambino che si sporge sul letto. E una tenera bambina coperta da una semplice vestina che si aggrappa alle gonne della madre cercando l’attenzione del più piccolo.

L’autore, Pietro Saltini, diventa famoso proprio per scene di genere, di vita quotidiana e intima, come quella che troviamo in questo quadro, molto più vero di tanti altri che parlano di famiglia, perché restituisce una scena concitata e piena di particolari tragici e comici insieme. Ma la cosa veramente ironica è il titolo del quadro: Le gioie della casa, assolutamente discordante con quello che si vede. I bambini si picchiano selvaggiamente, i debiti rappresentati dal mucchio di carte sul tavolo si accumulano senza soluzione di continuità, la moglie si lamenta con il marito per il disastro della loro vita e lui sta chiaramente trattenendo un istinto omicida che lo porterebbe ad andare a finire sul giornale.

Eppure l’idea che ci dà il pittore è che sia appunto un momento, che ad un certo punto i bambini raccoglieranno le carte e ricominceranno a giocare, la bambina troverà un frutto e si metterà seduta sulla sua sediolina a mangiare, la moglie magari userà la scopa per dare una pulita e poi si siederà accanto al marito mentre la tovaglia sul tavolo tornerà dritta e il mucchio delle carte si spera meno alto.

Questo perché, se da un lato è un’immagine che sembra rappresentare quanto il gestire e il mantenere una famiglia possa essere devastante e come le esigenze di ogni componente sembrino non dialogare mai con quelle degli altri, nello stesso tempo, complice la generale grazia delle forme, il colorito sano dei personaggi, l’idea dei giochi che riempiono il pavimento, racchiude un’intima certezza: quel momento passerà, come passeranno altri momenti belli o brutti.

E questi momenti legati insieme dal filo dell’amore saranno le gioie della casa che formano la vita di quella famiglia.

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