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Alice nel Paese delle meraviglie. Una mostra da favola


Oggi vi parlo di una mostra che non vedrà nessuno, o almeno nessuno di quelli che mi legge, siete un po’ pochini ultimamente e per vedere questa bellissima esposizione tocca pagare i 40 euro della tassa sulle autostrade svizzere e attraversare il confine.

La mostra infatti si trova nel castello di Saint Maurice, ridente paesino del Cantone Valdese, poco distante dai confini con l’Italia e la Francia, tra montagne verdi e un fiume impetuoso.

In questo paesino curato, fornito di informazioni turistiche adeguate, pulizia e parcheggi, c’è appunto un piccolo e lindo castelletto quattrocentesco che oggi ospita mostre iconografiche piccole e bellissime, come quella che potreste andare a vedere fino al 12 novembre, avendo un po’ di tempo da perdere e prendendola come la scusa per fare un viaggio.

Qui il bravissimo curatore è partito dall’idea di un libro famosissimo: Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, e ha costruito un percorso in cui presenta non solo l’immagine di questo personaggio attraverso i diversi libri illustrati che si sono succeduti nei decenni, ma anche piccole e poetiche istallazioni che permettono momenti “immersivi” nel mondo fantastico della favola.

La mostra è bellissima perché non solo racconta la favola, ma il libro stesso come oggetto fatto di immagini, fino a farci appassionare ai diversi modi in cui questa stessa storia può essere riproposta all’infinito da illustratori che hanno vissuto in momenti molto lontani tra loro.

Il visitatore si trova non solo a guardare le riproduzioni delle illustrazioni, ma è circondato dai libri, che può sfogliare, in una ripresa diretta del contatto con l’oggetto “libro” che rende l’esperienza multisensoriale e molto soddisfacente. Anche la trovata di realizzare alcune sale interattive con oggetti semplici ma ben organizzati, dimostra che non è necessario avere un grande budget per proporre esposizioni belle e ben allestite, basta avere amore e cura per quello che si fa.

E proprio l’amore e la cura che si vedono in ogni scelta, in ogni vetrina e idea che viene proposta, rendono questa esperienza in un posto un po’ lontano un’emozione unica e preziosa che sono stata fortunata a provare.

Avrei voluto farla io una mostra così, ed è molto difficile che dica una cosa del genere, non solo perché non sono una persona umile, ma perché ormai di cose belle, dove vivo, ne vedo veramente poche.

per info:

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