Fermi tutti, oggi è il Primo Aprile, giorno noto per il pesce che andrebbe distribuito sulle schiene di amici e parenti, non dico sconosciuti perché secondo me c’è meno gusto.
Ricordo ancora da piccola quanto mi davo da fare a disegnare e ritagliare questi pescetti che poi cercavo di attaccare dietro la schiena di mio fratello piuttosto che di qualche compagno di classe. E ricordo che il più delle volte ci finivo io col pesce tenuto dal pezzo di scotch. Solo che erano sempre pesci decisamente più brutti dei miei, per la realizzazione dei quali prediligevo gli evidenziatori, e quindi i colori fosforescenti, come colori base, ritenendoli più vividi e dal tratto più deciso.
Purtroppo questa nobile usanza ittica di carta è stata sostituita dalla più barbarica pratica dello scherzo, meglio se telefonico. Ebbene, io odio gli scherzi, soprattutto perché ne sono vittima. La mia ingenuità rasenta i limiti del ritardo mentale, con il tono giusto potreste farmi credere le cose più stupide, del resto vi ricordo che io credo nell’esistenza delle creature fantastiche, quindi non è che ci voglia molto a infinocchiarmi.
Se poi vengo presa da un moto di ribellione e rivolta, anche in quel caso la disfatta è rapida. Non ce la faccio a prendere in giro qualcuno sia perché non ho una grande resistenza sulla bugia, ovvero dopo circa trenta secondi la lingua mi si scoglie e devo confessare la menzogna, sia perché mi immedesimo subito e inizio a pensare come mi sentirei io, così smetto all’istante di perseverare nell’inganno.
Ma se non siete come me e volete qualche suggerimento su come mortificare qualcuno che conoscete, possibilmente in ambito lavorativo, non posso non proporre qualche scherzo testato che ha dato ottimi risultati:
L’articolo falso. Grazie alla macchina delle fotocopie o a Photoshop potete modificare un articolo di giornale e propinarlo a qualche collega, sarebbe meglio di pari grado. L’articolo deve contenere una bufala verosimile ed eclatante insieme, che ne attiri la curiosità e lo spinga a parlarne con altri. Ma tenetelo sott’occhio e non fategli fare telefonate, perché potrebbe finire che la falsa notizia diventi vera a forza di girare.
Lo sportello di un armadio lasciato aperto. Lasciate aperto lo sportello di un armadio in un punto a forte traffico, magari dietro la svolta di un angolo e che sia posto ad un’altezza media ovvero quello in alto, è il metodo migliore per far prendere una leggera sportellata a qualcuno. Se siete abbastanza rapidi da riprenderlo potreste anche rivendervi il filmato o comunque caricarlo su youtube.
Lo scherzo telefonico. Sempre banale ma più complesso rispetto all’articolo falso perché bisogna usare numeri di telefono non conosciuti, modificare la voce o far chiamare da qualcuno non sospettabile, oltre che costruire trame complesse. Però qui ci si può sbizzarrire, anche se uno dei migliori è la telefonata che costringe il mal capitato a cambiare i suoi piani e magari ad organizzare un viaggio naturalmente fasullo.
L’invito falso. Mandare un invito ad un evento che non esiste o peggio, che esiste ma dove naturalmente non si è in lista, allora diciamo che il sadismo raggiunge livelli notevoli.
Nascondere il cibo conservato nel frigo comune. Possono nascere faide decennali per la sparizione di un barattolo di yogurt, quindi bisogna calcolare bene i tempi, la cosa migliore sarebbe far riapparire il maltolto in un’area comune o sulla scrivania della vittima prima che questa minacci l’inizio della terza guerra mondiale.
Scaricare tutte le pinzatrici. E’ laborioso, però può dare molta soddisfazione, la cosa migliore è fare il giro dell’ufficio la sera prima e togliere tutti i punti metallici dalle pinzatrici che si trovano sulle scrivanie e nei cassetti. Naturalmente andranno poi posizionati in qualche posto assurdo tipo un ripiano del bagno degli uomini o sotto la macchinetta del caffè.
La colla sul mouse. Sempre in tema di cancelleria, mettere la colla sul mouse del collega che naturalmente si troverà appiccicato non solo al pc, ma anche a tutti i fogli di carta che gli staranno intorno.
La tavoletta rotta per finta. Gli scherzi in bagno possono trascendere, quindi tralasciando la sparizione di carta igienica o tovagliette, oppure il cambio del sapone liquido con un detersivo qualsiasi, qui ne cito solo uno di forte impatto emotivo: mettere della pasta cruda sotto la tavoletta del bagno, se verrà usato farà un rumore come se si fosse rotta con conseguente colpo al cuore del malcapitato.
Detto questo vi ricordo molta attenzione nella selezione della vittima, ricordate alcune regole base: che non abbia potere di vita e di morte su di voi, che non sia troppo stupido così da non capire il limite del gioco, che non sia competitivo, altrimenti ve ne renderà il doppio e soprattutto che non sia livoroso, i livorosi hanno buona memoria, come me.
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