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Not today. Come ignorare i problemi e essere felici


Uno dei modi migliori per superare i problemi è fare finta che non esistano, o dirgli “non oggi” come direbbe Arya Stark, (lo so non sembra un paragone attinente, ma sono entrata nel trip di Games of Trones e quindi dovevo metterci una citazione).

Tornando al tema principale, ovvero metodi e tecniche per non risolvere i problemi derivanti da cose, persone, oggetti, credo che tra gli approcci più efficaci ci sia il condizionamento mentale.

Ovvero convincersi che quello che ci urta non sia fisicamente davanti a noi, anzi, concentrarsi talmente tanto da riuscire a vedergli attraverso, come fosse coperto dal mantello dell’invisibilità (Si, anche Harry Potter è tra le mie fisse). Certo questa tecnica richiede anni e anni di studio e impegno, corsi con i migliori condizionatori mentali del paese, pratica nelle montagne più sperdute del Tibet, ma se siete miopi basta togliersi gli occhiali e sicuramente tutto diventerà più facile da ignorare. Un altro aiuto può venire dal supporto di altre persone, che intuiscono la bontà della tecnica e la assecondano, ovvero capiscono che si sta cercando di ignorare un problema e non ne parlano, aumentando e avvalorando la dimensione della sua inesistenza.

Potrebbe invece essere un modo più sbrigativo spostare noi stessi, non il problema. Ovvero andare in un’altra stanza, in un’altra casa o in un’altra città. L’unico intoppo è che potrebbe seguirci, essendosi affezionato a noi, e quindi la vera attività da svolgere non sarà solo la fuga, ma riuscire a non farsi trovare. In pratica attivarsi da soli un “programma protezione testimoni” che ci permetta di sgusciare lontano dal guaio e ingannarlo.

Se non riusciamo a non vederlo e se non riusciamo a scappare, l’altro metodo è naturalmente l’attacco, ovvero colpirlo fino a stordirlo e renderlo inerte. Tenete però conto che quando si tratta di persone fisiche la cosa di solito non viene considerata legale, e pure con gli animali bisogna stare attenti perché la loro protezione ha fatto passi da gigante.

Infine possiamo cercare di camuffarlo, ovvero cercare di trasformarlo in altro. Da problema a opportunità, da ostacolo a risorsa. Di solito questo approccio fa parte dei corsi motivazionali e o dei discorsi di tua madre, quindi facciamo finta che possa funzionare, ma lo sappiamo tutti che non è così. Un problema è un problema e come tale va evitato.

Ma il metodo più raffinato, quello che tutti temono di applicare e che è invece si dimostra quello con le migliori performance sul lungo termine, è quando si capisce che, in fin dei conti, non risolvere i problemi potrebbe essere l’unica vera fonte di felicità.  Felicità che arriva proprio in quel momento topico in cui si ha il coraggio di guardarlo dritto negli occhi e si prende serenamente la decisione, cosciente e definitiva,  che lui esiste e a noi basta fingerci morti.

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