L’amore non rende felici, ve lo dovete mettere in testa. Se “Amore” e “Felicità” fossero la stessa cosa sarebbero sinonimi, sono andata a vedere sul vocabolario ed ho avuto la conferma che non è così.
Se ci riflettete, la sensazione di benessere che dà la sicurezza di essere ricambiati è spesso affiancata ad una serie di compromessi con noi stessi per garantirci l’amore che vogliamo, oltre che a paure e gelosie. E questo quando l’amore è corrisposto, quando non lo è, amare qualcuno è come scegliere di infilzarsi una mano con una matita ogni giorno.
Quindi inizio a domandarmi quale strano sentimento masochista ci spinga, ogni giorno che siamo su questa terra, ad innamorarci dell’idea dell’amore o di qualcuno che la personifica credendo che sia la soluzione di tutti i nostri problemi quando, se andiamo a vedere, dopo la mancanza di denaro e la salute, è al terzo posto tra i focolai di infelicità e malinconia.
Forse sarebbe da vedere la questione al contrario, ovvero chiedersi che cosa andrebbe a risolvere.
E poi ho avuto l’illuminazione, in realtà l’amore è una condizione che non dipende da noi, l’amore è qualcosa che decide lui di venirci a prendere, come il raffreddore o l’influenza intestinale.
Così mi rendo conto che sto vivendo una tragedia. Non so come sia accaduto, ma alla fine ci sono cascata, me lo sono preso, non so dove, non so come, ma ho il virus del fidanzamento.
Un tempo non riuscivo neanche a pronunciarlo, di solito la lingua mi si fermava sulla “F”. Invece uno dei sintomi di questa orribile malattia è che riesci a pronunciare tutta la parola di seguito e senza troppi problemi.
E’ una patologia che ha vari segnali, per esempio all’improvviso, se guardate con attenzione la vostra agenda, vi accorgerete che tutti i vostri appuntamenti, tutte le vostre uscite serali, sono con un uomo solo e con venti amiche diverse.
Contemporaneamente, scorrendo la vostra lista degli amici su Facebook, vi accorgerete che il genere maschile è rappresentato da amici d’infanzia, parenti e controfigure di Babbo Natale, nessuno figo, nessuno papabile per approfondimenti sentimentali. Così vi trovate a guardavi intorno e a sentire come un cerchio protettivo che respinge possibili pretendenti, ma che non avete fatto voi, piuttosto qualche strega di passaggio che vi ha lanciato un incantesimo bloccaferomoni.
Di solito quando ci si accorge di essere state contagiate la prima cosa da superare è l’attacco di panico, perché si pensa sempre di aver usato “metodi protetti”, di essere state attente, ma ci si accorge che per certi problemi non ci sono difese.
A volte possono uscire anche delle bolle a forma di “F”, comunque si perde la sensibilità in certe parti del corpo e i capelli diventano crespi e spenti. Ma il sintomo peggiore è un altro: si ingrassa. E questo avviene anche senza un aumento del consumo di dolci, è come se il metabolismo si fermasse, si impigrisse, non sentisse più la necessità di bruciare energie perché ormai si sente arrivato alla fine della corsa.
Però bisogna reagire, infondo è una malattia, e come tale deve esistere una cura. Mi hanno detto che forse ci sono dei fermenti lattici che, lavorando sulla flora batterica, riescono a fortificarti abbastanza per riuscire a rimorchiare magari qualcuno sul lavoro, oppure sull’autobus.
Certo, non sono una soluzione definitiva., non curano i sintomi peggiori, ma rimando la soluzione del problema ad un altro momento perché devo abbandonarvi, non riesco più a trattenermi: devo assecondare questo irresistibile desiderio di andare da Ikea a scegliere armadi e tovagliette per la colazione insieme con lui.
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