29 mar 2023Tempo di lettura: 3 min
Piccola storia di un oggetto rubato che torna a casa
Maranola è un paesino che guarda il mare dalla mezza costa, ovvero sta sotto una montagna e sopra la collina. Maranola è un paesino tutto...
Un libro fuori dagli schemi in cui tre Autori si incontrano per proporre la storia del ponte dimenticato di Roma: il Ponte del Soldino.
Realizzato in ferro lungo il Tevere nel 1863, durante il pontificato di Pio IX, e successivamente distrutto nel 1941, il ponte deve il suo nome al pedaggio che bisognava pagare per poterlo attraversare.
Mentre il saggio di Stefano Lucchini e Giovanna Pimpinella propone la ricostruzione della vera storia del ponte e dei quadri che ce ne restituiscono la memoria, con notizie anche inedite, il romanzo di Andrea Carlo Cappi, tra realtà e fantasia, ripercorre cent'anni di vita nella Capitale, all'ombra di qualcosa che non esiste più e di enigmatici indizi che permangono tuttora.
Le due tipologie di testi, il saggio scientifico e il giallo storico, dialogano tra loro presentandosi a vicenda uno come approfondimento dell'altro, mentre il lettore può scegliere tra le fonti della storia e le suggestioni della narrativa.
Con questo libro scoprirai che mondi apparentemente lontani come quello dell’arte e quello delle assicurazioni sono invece sorprendentemente vicini.
Che tu sia un collezionista, un professionista dell’arte, un assicuratore, qui troverai un percorso che ti permetterà di scoprire come le buone pratiche assicurative possano coincidere con le buone pratiche per la prevenzione dei rischi a cui sono sottoposte le opere d’arte.
Perché gli interessi economici ed estetici possono trovare un fertile terreno comune quando si comprende come ognuno di noi può contribuire, con gesti semplici ma ragionati, alla protezione della nostra inestimabile eredità culturale.
Sono storica dell’arte, archeologa medievale, esperta di comunicazione e grafica, giornalista pubblicista.
Lavoro nell'ambito della comunicazione, della grafica, degli eventi e dell'editoria.
Come sarebbe la favola di Charles Dickens “Canto di Natale” ambientata a Ferragosto e per di più in Terra di Lavoro nei primi anni del Novecento?
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Il libro è dedicato allo spettacolare quartiere romano costruito da Gino Coppedè tra il 1914 ed il 1927 nella zona Salario – Trieste. L’architetto fiorentino qui propose alla nuova borghesia di Roma Capitale un nuovo modo di abitare, in cui si fondevano la modernità dei materiali con il romanticismo delle forme storiche e delle linee liberty.