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La maledizione della mattina: quando l’oroscopo è brutto


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C’è poco da fare, se la mattina ti svegli e non sai cosa metterti, ti cambi tre volte e alla fine sei vestita come un clown daltonico, vuol dire che non sarà una grande giornata.

Lo so, è caustico, ma è scientificamente provato, l’indecisione nell’abbigliamento al mattino può avere solo due motivazioni: incertezza emotiva grave o un brutto oroscopo.

La prima motivazione è solo un peggioramento di una condizione stabile e costante della propria vita, si risolve di solito con un dolce a metà mattina, ma se la causa è la seconda… per dirla alla romana “so’ cazzi”.

Il brutto oroscopo infatti include tutta una serie di varianti, assorbe la totalità della giornata includendo contatti umani, situazioni lavorative, progettazioni future, in poche parole, tutto va a ramengo.

Si parte con una insana voglia di litigare e polemizzare con chiunque, anche la cassetta della posta può ricevere un insulto perché non si apre, mentre col barista, reo di aver fatto un latte macchiato troppo macchiato, si  può arrivare alla testata in un attimo.  Da qui si passa alla delusione per speranze sfasciate davanti ai nostri occhi e il tutto si chiude con incidenti veri e propri come caffè bollenti versati, cadute da scale, tamponamenti o peggio. Il peggio non oso pensarlo, anche se sono caustica stamattina a tutto c’è un limite.

L’insieme è inoltre farcito da incontri o notizie su persone odiate o disprezzate, le persone sono vestite splendidamente in confronto a voi e le notizie sono naturalmente di grandi successi, loro, non nostri.

Ricapitolando, ci sono delle mattine in cui c’è un sole strepitoso, da andare al mare e buttarsi su una sdraio aspettando che ti portino lo spaghettino alle vongole o la fritturina calda, in cui invece tu:

  1. sbagli i pantaloni, anche se sono quelli che il giorno prima che ti stavano benissimo, ma ora si concentrano tutti sul sedere, come avessero ricevuto una maledizione nel cuore della notte dalla fata madrina cattiva,

  2. sbagli la maglia, appunto c’è il sole, è primavera e tu hai una maglia di lana merinos pure del colore sbagliato,

  3. sbagli le scarpe, ti fanno male e stanno uno schifo sia con la maglia che con quei pantaloni forse per la motivazione n.1 e 2.

Tralascio la borsa, che ormai ha la funzione del sacco portatutto quindi non ha più alcuna valenza estetica.

Da questo elenco poi si declina tutto il resto dell’amarezza, che si sviluppa in un ufficio triste pieno di gente triste, e che è accompagnato da quell’espressione schifata che ti fa venire le rughe e che non riesci a toglierti.

Ora mi direte, la soluzione sarebbe non leggere l’oroscopo, ma la mia risposta è appunto che l’oroscopo non viene letto per forza, anche nell’incoscienza della motivazione questa situazione accade, è cosmico, non ci si può fare niente, la lettura è solo una presa di coscienza della nostra situazione.

Quindi bisogna anche capire che eventuali errori, reazioni inconsulte, litigi, non sono colpa nostra, fanno parte di un insieme di influenze negative che ci condizionano e travolgono, ma che possono essere arginate se ci asteniamo da situazioni “pericolose” tipo parlare  con chiunque, assumiamo la mobilità di una pianta e speriamo che passi presto.

Eppure c’è il sole, magari si potrà fare un po’ di shopping in pausa pranzo, magari si potranno fare quattro risate con un’amica, non tutto potrebbe essere perduto, c’è sempre la speranza di recuperare nel pomeriggio un mezzo sorriso, complice magari l’ascendente, che potrebbe impietosirsi e intervenire sul quadro astrale aggiustandoci magari anche un po’ i capelli.


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